Nel primo pomeriggio, a Castel Volturno, il mister Conte ha parlato con i giornalisti per presentare il match con la Juventus, in programma sabato al Maradona con inizio alle ore 18. Di seguito, un sunto delle sue dichiarazioni:

"Sono arrivato nel ’91 alla Juventus e sia come giocatore che come allenatore ho passato li 16 anni. Abbiamo il dovere di cercare di migliorarci quotidianamente, deve essere uno stimolo perchè se vuoi restare in alto devi studiare ed evolverti sotto tutti i punti di vista. Ci vuole grande passione per farlo. Per dare più fastidio serve continuare il percorso che abbiamo iniziato. sono passati solo 6 mesi e necessitiamo di altri step. Ci vuole tempo e pazienza, che piaccia o no. La Juventus è imbattuta in campionato, ricordiamolo. Non ho preso il megafono, mi è stato dato chiedendo di dire due parole ed il minimo che potessi fare era ringraziare i tifosi. Saremmo ancora a Capodichino se non avessi detto qualcosa. Sto percependo che nemmeno Atalanta-Napoli era una partita normale, cosi come non lo era Napoli-Verona o Napoli Roma. Ogni sessione di mercato è utile per migliorarti, è un'opportunità. Io sono venuto a Napoli per dare una mano in un momento di difficoltà, se arriverà qualcuno, ben venga. Altrimenti, come ho già detto, restiamo cosi. Certo, per il prossimo anno se dovessimo andare in Europa, la rosa dovrà essere rinforzata, perchè siamo corti.  Dobbiamo continuare a mettere fieno in cascina ma la Juventus è un osso duro Juventus, con giocatori forti, hanno fatto un ottimo mercato. Parliamo di un top club. Buongiorno ha ripreso a lavorare con noi in questa settimana, ma ci andiamo cauti e parliamo tanto con lui. Non lo forzerò mai, ogni infortunio ha anche un aspetto mentale che è diverso per ciascuno. Vedremo, appena si sentirà pronto, giocherà"