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13/01/2025

L'analisi del giorno dopo: Napoli, Di Lorenzo e Anguissa, due tiri mancini al Verona

Ancora una grande gara degli azzurri che superano gli scaligeri con il punteggio di 2 - 0

L'analisi del giorno dopo: Napoli, Di Lorenzo e Anguissa, due tiri mancini al Verona

La risposta che serviva, sul campo. E non era facile dopo le tante voci che sono piovute addosso al Napoli. Il mercato e la cessione sempre più probabile di Kvaratskhelia non hanno intaccato e distratto gli azzurri che hanno regolato con disinvoltura il Verona, sprecando forse un po' troppo. Ma la cosa che emerge ed è un ottimo segnale è stata la concentrazione della squadra e la condizione atletica palesata dal gruppo. Il Napoli sta bene e corre più degli avversari, un fattore che può risulare decisivo se resterà immutato fino a fine stagione. Ieri la squadra, proprio perhè fisicamente a posto, nonostante assenze importanti in difesa con Buongiorno ed Olivera fuori, ha mantenuto un baricentro altissimo, attaccando con più giocatori. Di Lorenzo diventava un incursore accentrandosi e Lukaku spalle alla porta ha regalato diversi assist. Su uno di questi la conclusione mancina del capitano ha regalato il vantaggio.

Squadra sempre alta con Neres che a sinistra ha saltato chiunque capitasse dalle sua parti. Il brasiliano per un'ora è stato letteralmente imprendibile e solo per un caso non sono arrivati gol dalle sue giocate. Ma come spesso è accaduto nelle gare precedenti anche ieri sera la palma del migliore in campo va ad Anguissa. E non solo per lo straordinario gol fatto di sinistro (come Di Lorenzo, due destri che segnano col piede mancino), ma perchè in tutta la gara è stato dominante. Ha recuperato una infinità di palloni, si è proposto con regolarità siglando il suo quarto gol stagionale, un bel bottino per un centrocampista mai troppo avvezzo alla marcatura. Un altro segno che la condizione atletica degli azzurri è in questo momento eccellente. In avanti, detto di Neres c'è da fare una considerazione su Lukaku: il belga anche ieri sera ha lottato, corso e servito assist pregevoli.

Nulla da dire sull'impegno ma se si vorrà puntare al bersaglio grosso serviranno anche le sue reti. Perchè i gol dei centrocampisti stanno arrivando (anche McTominay ieri un po' impreciso ne ha fatti 4 in stagione) ma servono soprattutto quelli del centravanti. Trentadue gol dopo 20 giornate sono pochini e per ora quello che sta facendo la differenza in positivo è la difesa granitica del Napoli che ha subito solo 12 reti. E considerando che 3 erano arrivate nella gara di Verona all'andata, quando era un altro Napoli, il dato è ancora più rilevante. La classifica continua a dare ragione agli azzurri che con 47 punti hanno iniziato bene il girone di ritorno. L'Inter deve recuperare due gare ed è dietro di 4 lunghezze, l'Atalanta, con una partita in meno, è a quota 42. Il discorso scudetto può ormai dirsi una cosa a tre e sabato sera a Bergamo capiremo qualcosa in più. All'andata gli orobici vinsero con merito, vediamo se dopo quasi tre mesi le cose saranno cambiate o ci si dovrà accontentare di un posto in Champions League.

Antonio Procopio

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