09/12/2024
L'analisi del giorno dopo: Napoli, poca qualità davanti? Persa la vetta

La rete di Isaksen a poco più di 10' dalla fine della partita è lo specchio non solo della partita vinta dalla Lazio , ma anche di tante mancanze del Napoli. Che diciamolo subito, non ha fatto una brutta gara, ma quando hai il settimo attacco della categoria non puoi pensare di vincere sempre di misura. E adesso guardiamo al gol di Isaksen sintesi di tante cose: il suggerimento di Noslin (ancora lui) è un'autentica invenzione; un gioco di prestigio nel controllare il pallone, girarsi su se stesso ed effettuare un cambio di direzione illuminante per il danese che ha trovato una conclusione spettacolare. Due gesti atletici e tecnici che hanno regalato tre punti alla Lazio al termine di una gara che aveva registrato un sostanziale equilibrio. Qualche occasione su ambi i fronti: una punizione di Kvara di poco a lato, un legno scheggiato dal Napoli con Anguissa di testa, una traversa centrata dalla Lazio e una conclusione in avvio che avrebbe meritato miglior fortuna da parte di Mc Tominay.
Era palese che la partita, molto tirata ed equilibrata, giocata sotto una pioggia battente, se la sarebbe aggiudicata la squadra che avrebbe trovato lo spunto vincente. E lo ha avuto la Lazio, uno spunto di qualità e tecnica. Poi a fine gara Conte ha parlato in conferenza stampa ha lamentato mancanza di qualità negi ultimi metri. Un aspetto che si era visto nelle tante uscite ma che era stato compensato dal carattere della squadra e dalla sua solidità difensiva. In avanti il Napoli deve risolvere alcuni problemi di dificile soluzione: a meno che non si voglia stravolgere tutto l'impianto costruito finora, l'attacco non può prescindere da Lukaku. Il problema è che il belga non è più lo stesso giocatore di alcuni anni fa e in gare bloccate come quella di ieri sera servirebbe invece un centravanti che si possa caricare la squadra sulle spalle e condurla alla vittoria. Ma Lukaku non ha più queste caratteristiche.
Capitolo Kvaratskhelia: il georgiano è l'unico che riesce a condurre palla, che prova a saltare l'uomo e inventare ma ha anche limiti nelle conclusioni a rete. In buona sostanza il Napoli non ne può fare a meno ma il suo apporto non è sempre conforme alle aspettative. Si potrebbe pensare ad inserire Neres per sfruttare il suo potenziale senza sperare che il brasiliano possa inventare la giocata risolutrice nella manciata di minuti che spesso gli è stata riservata. Probabilmente si perderebbe un po' di equilibrio complessivo ma ne gioverebbe l'attacco. In buona sostanza l'equivoco attacco asfittico sarà un tema che il Napoli si porterà tutto l'anno. Persa la testa della classifica si guarda alle prossime sfide; due trasferte a Udine e Genova dove si dovrà invertire la rotta. Questo per l'immediato ma volendo fare un salto a fine stagione ci pensasse la società prima di vendere Osimhen...
Antonio Procopio

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