30 marzo 2024, Napoli-Atalanta 0-3. Sono passati poco più di sette mesi da quella gara dove il Napoli toccò il fondo al cospetto di una squadra che proprio da quella partita iniziò una cavalcata vincente che la portò, prima a raggiungere la qualificazione in Champions League e poi a vincere il primo trofeo internazionale conquistando l'Europa League. Sono cambiate tante cose da quella gara, il Napoli di Conte comanda in campionato, l'Atalanta è terza ed insegue a sei lunghezze dagli azzurri. Le prime 10 giornate di campionato hanno già espresso nel bene e nel male le caratteristiche degli orobici: squadra muscolare che quando è in condizione fisica ottimale è capace di qualunque risultato (l'anno scorso travolse il Liverpool ad Anfield giusto per dirne una), ma che è capace anche di rovesci inaspettati come le sconfitte in questa stagione a Torino e in casa con il Como.

Insomma, volendo sintetizzare il discorso, è la costanza di rendimento la prerogativa che più manca alla squadra di Gasperini. Quest'ultimo ne è consapevole perchè chiede sempre il massimo e anche qualcosa in più ai suoi giocatori. Logico che la squadra non possa stare al top per 10 mesi di fila e così si spiegano gli alti e bassi anche in questa stagione. Diversi sono i punti di forza di questo gruppo: il centrale Hien ormai è una garanzia ai cui lati in genere giocano Djimsiti e Kolasinac e con Carnesecchi tra i pali. Centrocampo collaudato con De Roon e soprattutto Ederson, ottimo per qualità e quantità. Sugli esterni in questa stagione è arrivato Bellanova, tanta corsa e ottimo nel mettere in mezzo cross insidiosi. A sinistra Ruggeri si fa preferire a Zappacosta e Cuadrado.

In attacco Gasperini ha tantissime opportunità: i due trequartisti che di solito predilige sono De Ketelaere e Lookman, due spine nel fianco delle difese, abili e veloci e dotati di un gran tiro. Centravanti l'attuale capocannoniere della Serie A, Retegui, 10 gol e giocatore che non ha fatto rimpiangere Scamacca attualmente fuori per infortunio. Tra le fila azzurre, Conte ha fatto capire che Lobotka non sarà della partita e quindi Gilmour partirà ancora dall'inizio con la formazione che dovrebbe ricalcare interamente quella che ha sbancato San Siro. Non sarà semplice avere ragione di questa Atalanta reduce da 4 successi di fila e con il miglior attacco del campionato (26 gol). Sono passati sette mesi, è ora di voltare pagina e continuare a guardare tutti dall'alto.