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08/10/2024

Napoli, tre mesi per cambiare volto e tornare a sognare

Napoli, tre mesi per cambiare volto e tornare a sognare

Una stagione per cambiare volto e tornare a sognare. Ad Antonio Conte sono bastati tre mesi per cancellare un campionato disastroso, ripartire dalle macerie dello scorso anno e trovarsi in testa alla classifica dopo sette giornate. Un piccolo capolavoro che al momento non significa nulla visto che siamo ancora all'inizio di questa nuova stagione, ma che certifica che il Napoli potrà tornare a lottare per traguardi importanti. E visto come si era chiuso lo scorso campionato, decimi con lo scudetto sul petto, le prospettive non erano certo rosee. In primo luogo, regnava area di smobilitazione e non per i giocatori che il Napoli voleva cedere, ma per i pezzi migliori che chiedevano la cessione. Conte è ripartito da qui. La sua rivoluzione ha confermato i vari Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Anguissa e Lobotka dichiarandoli incedibii ed attorno a loro ha ricostruito il nuovo Napoli. Per farlo ha dovuto vendere e comprare ed in questo la società lo ha accontentato su tutta la linea. Con un pizzico di ritardo che è costato la prima sconfitta stagionale a Verona e che stava costando l'uscita dalla Coppa Italia, ma il tecnico ha poi avuto in organico gli acquisti che voleva ed ha cambiato registro.

Passati i due turni in Coppa Italia ed approdati agli ottavi di finale (ad attendere gli azzurri il prossimo 4 dicembre ci sarà la Lazio all'Olimpico), in campionato Napoli comanda con 16 punti frutto di 14 reti fatte e 5 gol subiti. Tra le note emerse finora la più importante dice che il Napoli è terribilmente concreto e, anche se non incanta sotto il profilo del gioco, riesce a vincere. Un aspetto che non può che essere beneugurante per gli azzurri perchè la squadra si vede che ha ancora margini di crescita e che poco per volta porterà i nuovi acquisti a potersi esprimere al meglio. Analizzando i reparti ci sono diverse considerazioni da fare: in difesa, Conte ha iniziato con un modulo a tre e poi ha lentamente corretto l'impostazione con un più congeniale assetto a 4 nel quale sia Di Lorenzo che Buongiorno riescono ad esprimersi secondo le proprie attitudini. Anche a centrocampo il tecnico con l'arrivo di Mc Tominay ha cambiato atteggiamento.

Oggi Anguissa si mette davanti la difesa e fa da schermo, Lobotka recupera ed imposta e lo scozzese occupa una posizione più avanzata che consente maggiori inserimenti e confidenza col gol. Se i primi due reparti sono poveri di ricambi, una spia che la società dovrà tenere a mente a partire dal prossimo mercato di gennaio, sul fronte offensivo l'organico è ricco e diversificato. Politano si sta rivelando prezioso quanto duttile in fase difensiva, caratteristica che manca Neres che sul profilo della qualità è il miglior giocatore azzurro che ma che stenta a trovare una collocazione in campo. Lukaku migliora partita dopo partita, forse non tornerà quello dell'Inter, ma alla fine il suo score sarà positivo sia in termini di realizzazioni che di assist.

Su Kvaratskhelia si dovrebbe fare un discorso diverso: per ora ha segnato 3 gol, giocato ottime gare alternate a prove meno convincenti. In campo è nervoso e a nostro riguardo il rinovo contrattuale non ha particolare importanza. Il ragazzo deve trovare una collocazione in campo diversa, ch ne valorizzi il talento ma siamo certi che a fine anno anche lui sarà andato in doppia cifra sotto il profilo delle reti messe a segno. Poi panchina ricchissima con Simeone, Raspadori e Ngonge, sette attaccanti che rappresentano il punto di forza degli azzurri. La stagione è ancora alle battute iniziali ma il cambiamento di rotta è gia certo ed avviato; con Conte si può tornare a sognare.

Antonio Procopio

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