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30/09/2024

L'analisi del giorno dopo: il Napoli batte il Monza e va in testa come nel 2023

L'analisi del giorno dopo: il Napoli batte il Monza e va in testa come nel 2023

In testa. La vittoria del Napoli contro il Monza di ieri sera ha consegnato alla squadra di Conte la vetta della classifica in solitaria, posizione che mancava dall'ultima giornata di due stagioni fa. Un dato che fa piacere quello di tornare a guardare tutti dall'alto, ma che dopo appena sei giornate non può significare molto. Di sicuro però, dopo la debacle all'esordio in campionato a Verona, nessuno avrebbe scommesso che gli azzurri sarebbero stati primi dopo 40 giorni. Un periodo, quello intercorso, nel quale sono cambiate diverse cose e che, alla luce dell'evoluzione che ha avuto il Napoli, ha segnato una trasfomazione radicale. Oggi il Napoli può dirsi a tutti gli effetti una squadra con il marchio di Conte ben impresso tanto che, se qualcuno avesse visto il 2-0 al Monza senza sapere il nome dell'allenatore, facimente avrebbe predetto nel tecnico salentino il mister degli azzurri.

Squadra combattiva e molto fisica, poco incline al possesso palla fatto di tanti passaggi, il Napoli di Conte oggi non incanta per bel gioco ma è tremendamente concreto. Contro i brianzoli sono bastate due fiammate nel primo tempo per mettere al sicuro la gara e gestire poi senza particolari affanni nella ripresa. Politano, splendida la sua gara, e Kvaratskhelia, un po' troppo nervoso, in poco più di 10' hanno chiuso i conti contro una squadra che annoverava diverse assenze. Detto di Politano sono da rimarcare diverse prove da parte degli azzurri: in tanti ampiamente sopra la sufficienza ma la palma del migliore spetta ad Anguissa; una prova la sua sontuosa. Si è messo davanti la difesa e non ha fatto passare nulla, meno incursioni ma una padronanza che ha denotato anche minore indolenza, è stato un gigante.

Ottima, ma non fa testo, la partita di Lobotka. Con i due centrocampisti molto bassi Conte ha chiesto invece allo scozzese McTominay di giocare in posizione più avanzata, una chiave per aggredire gli avversari e riempire l'area. Forse in quella zona di campo lo scozzese è meno devastante, ma il ragazzo ha talmente tanta qualità che, come ha riconosciuto il mister a fine gara, può occupare più zone di campo sempre restando un valore aggiunto.

In difesa, Buongiorno è la solita sicurezza e, nelle sei partite (Coppa Italia compresa) dove è andato in campo l'ex granata, la squadra ha subìto un solo gol su rigore. Da rivedere la prestazione di Lukaku e non perchè ieri non abbia fatto gol. Il belga è ancora pesante e servirà poterlo vedere formato Inter per puntare al massimo. Ma di motivi per essere felici dopo la gara col Monza ce ne sono tanti. Iniziato il ciclo con le piccole nel migliore dei modi, venerdì sera arriverà al "Maradona" il Como, squadra reduce da due vittorie di fila e da non sottovalutare. Servirà correre adesso prima del ciclo di fuoco che attenderà gli azzurri sperando che che questo primo posto non dia alla "testa".

Antonio Procopio

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