Quattro gol e la testa della classifica, occhio che il Napoli c’è. Un poker al Cagliari per tornare a sognare o almeno frequentare le zone nobili che competono agli azzurri. Le grandi squadre si dice nascano sempre dall’asse centrale: portiere, difensore centrale, regista e attaccante. E con gli arrivi di Buongiorno e Lukaku e le conferme di Meret e Lobotka l’asse centrale è tornato ad essere di livello alto. Perché, anche a Cagliari, se la vittoria è arrivata ed è stata così rotonda lo si deve soprattutto a questi quattro giocatori. A cominciare dal portiere che con tre interventi da fenomeno ha tenuto a galla gli azzurri quando erano avanti 1-0. Tre parate, tre paratone e spazzate, speriamo per sempre, le sterili polemiche sulle sue indubbie qualità tecniche. La difesa ha trovato un padrone in Buongiorno, una partita senza nessuna sbavatura impreziosita dal suo primo gol in maglia azzurra. In mezzo al campo Lobotka e Anguissa hanno lottato con grinta e capacità e, nonostante l’inferiorità numerica di reparto, hanno giocato una gran partita. Davanti un tandem esplosivo: Kvara-Lukaku. I due si sono cercati e si sono forniti assist dimostrando già di avere una buona intesa.

Certo, non sono tutte positive le note della trasferta di Cagliari nonostante il risultato rotondo. Il Napoli ha sofferto troppo al cospetto di una squadra che ha messo la partita tutta sul piano della forza fisica. In troppe circostanze i sardi hanno avuto vita facile per arrivare al limite dell’area di rigore azzurra. Un aspetto sul quale Conte dovrà riflettere perché, se i tuoi centrocampisti giocano una gran partita, ma manca ancora filtro in mezzo, forse sarebbe opportuno provare soluzioni differenti in virtù del fatto che in futuro tante avversarie avranno qualità migliori rispetto al Cagliari.

Terza vittoria di fila per il Napoli, un dato che non era mai accaduto nella sventurata stagione passata e primato in classifica in attesa della gara dell’Udinese di stasera. La rinascita è iniziata e per ora va bene così, sabato a Torino contro la Juve sarà un test che, se superato, aprirà agli azzurri scenari impensabili.