03/02/2025
L'analisi del giorno dopo. Napoli, con la Roma un punto che sa di rimpianto

Un punto di rimpianti condito da qualche errore. Pareggiare a Roma ci può stare, specie se prima del Napoli l'Inter aveva fatto lo stesso nel derby. Ma se la rete del pareggio arriva nel minuti di recupero non puoi non uscire dal campo con quella sensazione di amaro in bocca per non aver sfruttato la grande occasione di poter staccare il tuo diretto avversario. Ma come detto da Conte anche a fine gara se gli avessero proposto sette punti nel trittico con Atalanta, Juventus e Roma lo avrebbe sottoscritto. E andiamo ad analizzare come è arrivato questo pareggio: contro una Roma che Ranieri aveva messo molto bassa, con il chiaro intento di far fare la partita agli azzurri e ripartire in contropiede, il tema tattico dell'incontro era chiaro già dopo pochi minuti. Il tecnico giallorosso proprio per sfruttare le ripartenze aveva lasciato fuori Dovbyk e Dybala e messo Soulè e Shomudorov molto più mobili e veloci.
Ma il Napoli aveva accettato di buon grado l'idea di poter fare la gara e nel primo tempo l'inerzia è stata solo azzurra. Qualche occasione mancata con McTominay, un contatto su Politano che dire sospetto è riduttivo (anche ammonito da Fabbri) prima del vantaggio dell'ex Spinazzola. Nelle ultime battute del primo tempo, la Roma si era affacciata dalle parti di Meret e questa avvisaglia avrebbe dovuto far comprendere il tema tattico della gara nella ripresa. Il Napoli ha continuato a gestire, mancato un'altra occasione ma con il passare dei minuti la manovra diventava meno veloce e più prevedibile. Lukaku non riusciva più a dare profondità alle giocate del centrocampo che mancavano di profondità e di sbocchi.
In questo frangente ad un quarto d'ora dalla fine l'uscita di Neres, meno brillante del solito ma comunque necessario, si è fatta sentire. L'inserimento di Mazzocchi con il chiaro intento di presidiare la fascia sinistra ha appiattito la manovra e ell'ultimo quarto d'ora la gara ha totalmente cambiato volto. Conte ha provato a ridare energia mettendo Raspadori per Politano e passando al 442 con Simeone che aveva preso il posto di Lukaku. Mazzocchi è andato a destra ed è mancato il raddoppio sulla corsia opposta permettendo a Saelemaekers di inserirsi e crossare per Angelino lasciato colpevolmente solo sull'altro versante.
Qualche errore è stato fatto e non tanto per via della panchina corta visto che anche ieri sera Ngonge non è stato utilizzato. In attesa di vedere se nell'ultimo giorno di mercato la società riuscirà a completare la rosa la classifica non è cambiata. Sempre tre punti di vantaggio sull'Inter che in settimana recupererà la gara con la Fiorentina e si capirà meglio il tutto. A quota 54 punti il Napoli adesso è atteso dal confronto con l'Udinese. Si dovrà tornare a giocare con la stessa determinazione e chiudere le partite quanto prima se non si vorrà tornare a casa ancora con tanti rimpianti.
Antonio Procopio

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