26/01/2025
L'analisi del giorno dopo: Napoli, che dolce abitudine battere la Juventus

Una dolce abitudine carica di significati. La vittoria del Napoli sulla Juventus al Maradona (la sesta consecutiva) ha regalato emozioni e indicazioni sempre più forti ed inequivocabili. Un successo figlio del carattere della squadra azzurra che sotto di un gol ha trovato energie fisiche e mentali per rimontare gli avversari. Non era facile la gara contro la Juventus che distava sì 13 punti in classifica, ma che aveva tutta la voglia di continuare la sua striscia di imbattibilità in campionato. La società era inoltre intervenuta sul mercato regalando a Thiago Motta un altro centravanti del valore di Kolo Muani e l'acquisto si era subito rivelato indovinato visto il gran gol messo a segno dal francese sul finire del primo tempo. Primo tempo che la Juventus aveva oggettivamente giocato meglio sul piano della manovra più che per occasioni prodotte. Senza Buongiorno e Olivera fermi per infortunio la rincorsa sembrava ancora più complicata ma il gruppo azzurro è ormai stato plasmato dal carattere del suo allenatore e nella seconda frazione di gioco ha alzato il baricentro e si è preso il campo, il pallone e la partita.
Non è bastato un grande intervento di Di Gregorio su Lukaku che aveva salvato una rete praticamente fatta. Ma più passavano i minuti più la gara sembrava ormai cambiata. Si giocava solo nella metà campo bianconera e il gol di Anguissa (il suo quinto in campionato, record personale) era la logica conseguenza di una pressione costante. Pressione che non si smorzava e così toccava a Lukaku trasformare un rigore per un plateale fallo su McTominay. Il vantaggio azzurro non ha cambiato il volto della gara. Condizione atletica superiore quella azzurra e nei 25' che rimanevano Meret (bravissimo dopo pochi minuti nel primo tempo su Yildiz) non ha corso pericoli. Anche ieri sera è stato difficile fare una classifica di rendimento o trovare insufficienze.
Per carattere e voglia messa in campo sarebbero tutti da elogiare, certo Anguissa ancora una volta è stato determinante ma la cosa che è emersa in tutta la sua forza è stata la forza del gruppo. A quota 53 punti dopo la terza di ritorno (stesso punteggio fatto a fine campionato l'anno scorso...) la rincorsa al sogno continua. A pochi giorni dalla fine del mercato che vedremo se consegnerà al tecnico qualche rinforzo, il Napoli si gode il primato solitario in attesa di vedere cosa farà l'Inter, prima avversaria degli azzurri distante sei punti ma con due gare in meno. Poi si penserà alla sfida con la Roma domenica sera, partita che chiude il trittico di fuoco. Ma c'è tempo, per ora godiamoci questa dolce abitudine...
Antonio Procopio

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