19/01/2025
L'analisi del giorno dopo: Napoli, a Bergamo una vittoria che vale la laurea
Strepitosa prestazione degli azzurri che superano l'Atalanta 3 - 2. In rete Politano, McTominay e Lukaku
Se doveva essere un esame il Napoli lo ha superato, brillantemente e a pieni voti. Da oggi gli azzurri non si possono più nascondere, a quota 50 punti dopo la seconda di ritorno si deve puntare alla conquista dello scudetto. Senza che il traguardo diventi un obbligo visto che l'Inter resta sempre la squadra con l'organico migliore, ma la vittoria a Bergamo suona come una promozione e una candidatura: per il titolo, il Napoli c'è. La partita d'andata aveva visto la squadra di Gasperini giostrare e vincere a piacimento al "Maradona". Dono due mesi e mezzo le parti si sono invertite e sono stati gli azzurri a fare tre gol al termine di una gara intensa ma che minuto dopo minuto ha visto gli azzurri crescere e dominare il campo. La capacità di reazione che il Napoli ha palesato nelle ultime gare è un fattore che non si può trascurare.
Dopo il bel gol di Retegui, Politano e McTominay hanno ribaltato il risultato. Complice in ambo i casi le giocate di Neres e la percussione di un Anguissa anche ieri sera monumentale e con due assist decisivi. Si sapeva che ad inizio ripresa l'Atalanta avrebbe spinto forte ma il gol del momentaneo 2-2 è arrivato in maniera fortuita, figlio di alcuni rimpalli prima della conclusione vincente di Lookman. Lo sbandamento durato pochi minuti nei quali Meret ha tenuto a galla la squadra con un altro intervento da campione, è stato il preludio alla rete decisiva. Un bene che sia arrivato da Lukaku su cross di Anguissa quando ormai il Napoli aveva ripreso la conduzione dell'incontro.
A riprova di questo, nei 15' che mancavano (recupero compreso) l'Atalanta non ha più creato problemi. Gli azzurri non hanno arretrato il baricentro e condotto in porto una vittoria che ha un sapore speciale. Difficile trovare note stonate nelle prove dei singoli. La menzione va al centrocampo che è ormai diventato un altro reparto che annovera tre giocatori indispensabili e anche prolifici in termini di realizzazioni. A chi pensava poi che il Napoli avrebbe subito un contraccolpo dopo le vicende di mercato gli azzurri hanno risposto sul campo ed in modo inequivocabile: Kvaratskhelia ha dato tanto al Napoli ma ormai fa parte del passato. Mercato che adesso dovrà completare la rosa, ma come detto da Conte a fine partita, "serviranno giocatori pronti, non dobbiamo comprare dei ragazzini". Un chiaro segnale mandato dal tecnico al club su come dovrà operare nelle prossime due settimane. Intanto il Napoli si gode il primato. Sei punti sull'Inter (che però ha due gare in meno) ma soprattutto la convinzione che il traguardo dello scudetto non sia più una chimera. Sabato sera arriverà la Juventus distante 13 lunghezze ma che non ha ancora perso in campionato: sarà l'occasione giusta?
Antonio Procopio
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