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12/12/2024

Ercolano: bimbo non respira, due marescialli dei CC lo portano in ospedale. Salvo

Ercolano: bimbo non respira, due marescialli dei CC lo portano in ospedale. Salvo

Sono le 14.30 in corso Resina. Il cancello della tenenza dei Carabinieri di Ercolano si apre lentamente. Il maresciallo donna ha appena acceso motore e fari della sua auto. Il turno è finito ma sente urlare. La voce arriva da una pizzeria sul marciapiede opposto.

Conosce quell’uomo e conosce il suo piccolo di due anni. Il primo ha il volto straziato dal dolore, il bimbo ha il viso viola. Sta soffocando. Ha gli occhi socchiusi, le braccia penzoloni. Il maresciallo corre verso di loro e prende il bambino in braccio. Inizia a praticargli la manovra di Heimlich, pensando che avesse qualcosa ad ostruirgli la gola. Nulla. Nessun segnale.  Chiede agli altri presenti di chiamare il 118 e intanto continua.

Torna correndo in caserma, chiede aiuto ad un altro maresciallo che aveva appena montato. Anche lui tenta la manovra di soccorso ma quello che il bimbo rigetta è solo bolo e muco. Intanto la sirena dell’ambulanza non si sente. Così i due sottufficiali decidono di saltare nell’auto del maresciallo. 

Gli pneumatici stridono e parte una corsa forsennata, con padre e figlio sui sedili posteriori. “Aiutatemi vi prego”, ripete.

I circa 5 chilometri fino all’ospedale Maresca di Torre del Greco saranno coperti in poco più di 3 minuti. Senza sirena, senza lampeggianti. Col maresciallo lato passeggero ad urlare dal finestrino per spianare la strada alla collega col piede pigiato sull’acceleratore e le braccia tese. Il pronto soccorso è in vista. Il piccolo è ancora incosciente ma finirà immediatamente nelle braccia dei medici.

Pare si tratti di una reazione allergica così lo spostano al Santobono, in ambulanza. Saranno ore di angoscia ma trascorreranno in fretta. Il bimbo si è salvato. I soccorsi sono stati tempestivi e sta bene. Di quel pomeriggio resteranno solo la gioia di rivedere il sollievo di una famiglia e quella frase che vale più di una medaglia: “Siete degli angeli”.

La Redazione

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