Una svolta epocale e ora parola al mercato. Con l'ufficialità di Antonio Conte, come prossimo allenatore del Napoli per i prossimi tre anni, il presidente Aurelio De Laurentiis ha di fatto cambiato le carte in tavola e dato una svolta forte al possibile futuro societario. Gli errori a ripetizione commessi nella scorsa stagione sono costati caro alla società che, dopo 15 anni di presenza, non si è qualificata per le competizioni europee nella prossima stagione. Il decimo posto in classifica, con lo scudetto sul petto, è stato un piazzamento da far arrossire di vergogna. E allora il presidente ha deciso di intervenire e dare uno scossone chiamando in causa Conte, uno tra gli allenatori più vincenti della storia recente. Da qui la svolta epocale di cui avevamo parlato. Ma la scelta di Conte comporta diversi aspetti da tenere in considerazione. Primo fra tutti il miglioramento dell'organico, che necessità sia di nuovi innesti, che di conferme sperando che chi resta possa essere rivitalizzato dal tecnico salentino.

Ad iniziare dal reparto difensivo che forse è quello ha maggiormente steccato in questa disastrosa stagione. I 48 gol subiti sono emblematici e Conte dovrà valutare bene chi confermare e quanti innesti servano. Se se il nuovo allenatore dovesse giocare con una difesa a 3, allora sarebbe sicuramente il reparto che necessiterebbe di maggiori accorgimenti. Diversi i casi da risolvere, ad iniziare da quello del capitano Di Lorenzo che, per voce del suo procuratore, ha dichiarato di voler cambiare aria. In mezzo al campo, probabile che Lobotka continui ad essere il faro da cui ripartire. Perso Zielinski, passato all'Inter a parametro zero, sono da valutare Anguissa e Cajuste. Non dovrebbero essere riscattati Traorè e Dendoncker, mentre rientreranno alla base Gaetano e Folorunsho che saranno valutati dal tecnico nel ritiro in Trentino.

Davanti  ruota tutto intorno ad Osimhen: se il nigeriano dovesse partire allora servirebbe un adeguato sostituto e non è da scartare l'ipotesi Lukaku che con Conte all'Inter ha fatto benissimo. Da valutare anche Simeone che vorrebbe giocare con maggiore continuità e potrebbe partire. E, non ultimo, bisognerà capire da che modulo vorrà ripartire il nuovo tecnico. Per ora il suo arrivo ha rasserenato gli animi e dato speranze ai tifosi. Il prossimo mercato darà quelle risposte che ci si aspetta perché Conte non si accontenta di prospetti come quelli arrivati nello scorso anno: per provare a vincere servono certezze che in concreto significa portare a Napoli calciatori affermati. Non semplice come discorso considerato il fatto che il Napoli non potrà offrire ai nuovi arrivati una vetrina internazionale. Per ora però l'inversione di tendenza c'è stata, per capire se la svolta sarà davvero epocale basterà attendere il prossimo mercato ma da stasera il futuro da sbiadito sembra decisamente più azzurro.