Meno male che è finita ma almeno il Napoli è stato coerente: male per tutto l'anno ha chiuso allo stesso modo. Il pareggio 0-0 contro il Lecce (prima gara di Calzona senza subire un gol), la dice lunga sul livello cui è sceso il Napoli anche nell'ultima gara di questa tribolata stagione. Contro una squadra salva, e ormai in vacanza da tre settimane, gli azzurri non sono riusciti a fare un gol, a vincere la partita e sperare che un eventuale successo della Fiorentina mercoledi prossimo, nella finale di Conference League, aprisse un posto proprio nella coppa meno ambita ma che avrebbe dato una continuità europea.

In uno stadio che ha contestato apertamente squadra e società, con cori e striscioni molto eloquenti, il Napoli ha giocato un primo tempo abulico ed inconsistente rischiando più sulle ripartenze dei salentini che per occasioni create. Nella ripresa fuori Simeone e Politano, Calzona ha inserito Ngonge e Raspadori. Il primo ha dimostrato tutte le sue qualità con diversi spunti interessanti. Un po' di sfortuna che non manca mai (palo di Cajuste e traversa di Ngonge), qualche errore sotto porta, altra costante negativa dell'intera stagione e non è servito nemmeno l'ingresso di Osimhen nel finale per violare la porta di Falcone.

Decimo in classifica (perche a pari punti con il Torino gli azzurri hanno scontri diretti sfavorevoli), il Napoli ha chiuso il campionato compiendo un autentico scempio con lo scudetto sul petto. Saranno diversi i giocatori che lasceranno la società che probabilmente non avrà la forza di fare un repulisti globale, ma che che sa dovrà cambiare tanto sotto tutti gli aspetti. La squadra dovrà essere ricostruita: sicura la partenza di Zielinski, ormai dell'Inter a parametro zero, sembrano in odore di cessione anche Victor Osimhen, corteggiato da diversi club e il capitano Di Lorenzo. Archiviato questo campionato, con questa deludente prova contro il Lecce, a breve il presidente con il nuovo Ds, Giovanni Manna, dovrà annunciare il nuovo allenatore: dalla delusione con il Lecce alla rinascita affidata ad un leccese? Il sogno Antonio Conte sarebbe una delle poche certezze e garanzie dalle quali dovrà riprendere il cammino azzurro. Sarà Conte?