Rotto il ghiaccio in Champions League, adesso si deve tornare a vincere in campionato. Il pareggio contro il Barcellona, all'esordio di Calzona, è stato un avvio promettente, ma la classifica in campionato dice che il Napoli deve recuperare molto terreno visto il distacco dalla zona Champions. E la trasferta di Cagliari, domenica alle 15, è l'occasione giusta per provare a vincere in trasferta, cosa che manca dall'esordio di Mazzarri a Bergamo nello scorso novembre. Nelle successive cinque trasferte il Napoli ha raccolto solo un punto e quattro sconfitte senza mai segnare lo straccio di un gol. Ma non sarà semplice battere il Cagliari che, all'andata, venne sconfitto al "Maradona" solo grazie ad un Osimhen formato speciale con un gran gol di testa ed un assist per Kvaratskhelia per un 2-1 finale molto sofferto.

Partita quella di Cagliari che rappresenta sempre una sfida molto sentita dai sardi e sono diverse gli scontri nel passato, molto accesi, con successi su ambo i fronti. La squadra di Ranieri non naviga in buone acque: penultima con 19 punti, 23 gol fatti e 46 subiti; non si può certo dire che sia un biglietto da visita incoraggiante ma la classifica, che vede tre squadre in un solo punto, tutte davanti alla Salernitana ultima e staccata, dà la possibilità di sognare ancora la salvezza. Facile immagnare la classica gara col coltello tra i denti e molto agonismo. Tra le fila del Cagliari, davanti al portiere Scuffet, il tecnico in genere opta per una difesa a 4 con Zappa e Augello sugli esterni e Mina e Dossena centrali. Centrocampo operaio con Nandez e Jankto ai lati del centrale Makoumbou, con l'ex Gaetano che opera da trequartista e alle spalle della coppia d'attacco.

Potrebbe toccare a Luvumbo affiancare Lapadula con gli altri ex azzurri Pavoletti e Petagna inizialmente in panchina. Occhio a Gaetano che, appena arrivato in Sardegna, nello scorso mercato di gennaio, si è messo subito in evidenza con due splendide reti in altrettante gare. In casa Napoli sono possibili alcune variazioni rispetto alla gara di Champions. Difficile possa cambiare il modulo di partenza con il 4-3-3 come riferimento di base: squalificato il capitano Di Lorenzo, toccherà a Mazzocchi sostituirlo.

Non si esclude anche un avvicendamento in difesa con Ostigard per Juan Jesus anche in virtù della percolosità degli attaccanti avversari sulle palle alte. A centrocampo, abbastanza certi Lobotka e Anguissa, toccherà a Traore' o a Zielinski chiudere il terzetto. Davanti, ancora indisponibile Ngonge, non sono escluse sorprese. Osimhen oggi ha svolto lavoro in palestra a causa di una leggera influenza ma dovrebbe esserci; non è escluso invece un avvicendamento tra Kvaratskhelia e Lindstrom con il georgiano che parte comunque favorito. Ora non è più possibile sbagliare: conta giocare bene e avviare quel processo di cambiamento che nel lungo periodo possa dare continuità e soddisfazioni ma, domenica, i tre punti sono ancora più importanti e necessari.