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20/02/2024

Il Napoli cambia ancora allenatore. Calzona subentra a Mazzarri e sfida il Barcellona

Il Napoli cambia ancora allenatore. Calzona subentra a Mazzarri e sfida il Barcellona

A due giorni dalla sfida al Barcellona arriva l'ennesimo ribaltone in casa Napoli. In serata, il presidente Aurelio De Laurentiis ha deciso di esonerare Walter Mazzarri e affidare la squadra a Francesco Calzona. Decisione che ha spiazzato tutti, non perchè la panchina di Mazzarri fosse solida, visti i risultati mediocri del tecnico toscano, ma perchè arrivata a 48 ore dalla sfida al Barcellona nell'andata degli ottavi Champions League. Senza ombra di dubbio, la molla che avrà spinto il presidente a questa decisione sta nella mancanza di gioco della sua squadra precipitata al decimo posto in classifica e a nove lunghezze dalla zona Champions.

Spetterà adesso al tecnico calabrese cercare di raddizzare la baracca. Compito non semplice si diceva, ma il neo allenatore ha comunque diverse carte da giocare nelle ultime 14 partite di campionato. In primo luogo, non ha nulla da perdere: la posizione di classifica, unita alla totale assenza di gioco in cui è piombato il Napoli, sono garanzia che si può solo migliorare. L'organico poi (che recupera anche Osimhen), pur con tutte le carenze non colmate nell'ultimo mercato, non vale il decimo posto. Infine, aspetto non da poco, Calzona è stato a Napoli come vice di Sarri e Spalletti. Quattro anni complessivamente che hanno consentito al tecnico di conoscere le teorie di gioco di due allenatori che fanno della tattica un loro punto di forza.

E gli insegnamenti appresi hanno dato ottimi frutti visto che, passato nel 2022 ad allenare la Slovacchia, Calzona è riuscito a qualificare la nazionale ai prossimi europei. Quando il Napoli lo ha chiamato, lui non ha saputo dire di no e, grazie ad una deroga della federaziona slovacca, ha acquisito il doppio incarico che lo vedrà sulla panchina azzurra fino a fine campionato e alla guida della Slovacchia durante le amichevoli a marzo e negli Europei da giugno. Decisiva anche la mediazione di Marek Hamsik, che da grande ex e uomo legato alla maglia azzurra, ha parlato con i vertici della federazione slovacca per concedere a Calzona la liberatoria per andare al Napoli.

Con Calzona, rientra in società anche Francesco Sinatti, il preparatore atletico dello scudetto che è passato con Spalletti nel team della nazionale azzurra. Anche lui ha avuto la liberatoria dalla FIGC per il doppio incarico. Sembra un'inversione di marcia quella fatta da De Laurentiis che, con il terzo cambio in panchina, ha smentito le sue precedenti convinzioni che lo avevano portato a scegliere prima Garcia e poi Mazzarri. Lo scorso 4 giugno, dopo l'ultima di campionato il presidente aveva dichiarato che la squadra fosse talmente forte che la potevano allenare in tanti, convizione poi mantenuta dopo il primo esonero. Oggi, con un Napoli che con lo scudetto sul petto annaspa a centro classifca, probabilmente il presidente avrà capito che serviva un allenatore dal gioco contemporaneo, capace di ottimizzare le risorse a disposizione e ancora meglio se conosceva anche parte del gruppo. Calzona parte con tutti questi requisiti: grande responsabilità ma anche un obiettivo che gli varrebbe una sicura riconferma. Speriamo non sia troppo tardi visto lo scarso tempo a disposizione.

Antonio Procopio

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