09/02/2024
Il Napoli domenica a Milano per confermare i progressi visti
Importante sfida per gli azzurri contro i rossoneri in ottica quarto posto
E' forse il primo vero banco di prova per Mazzarri a ranghi quasi completi. La trasferta di domenica sera per il Napoli, che si recherà a San Siro, ospite del Milan, rappresenta per gli azzurri un test importante, non decisivo ma comunque molto probante. Perchè il Napoli, dopo la chiusura del mercato e il recupero di diverse pedine, sta decisamente cambiando pelle rispetto a quello visto nei mesi autunnali. Un cambiamento sicuramente più utlitarista e meno spettacolare viste le partite giocate dagli azzurri, non troppo prolifiche di gioco ed occasioni, ma anche abbastanza redditizie sotto il profilo dei punti e delle reti subìte.
Questo cambiamento adesso verrà messo alla prova contro il Milan, squadra forte e che ha 14 punti di vantaggio sul Napoli. All'andata, durante le gestione Garcia, finì 2-2 con la squadra di Pioli padrona del campo per un tempo nel quale Giroud di testa per due volte dimostrò la sua abilità e mise a nudo la fragilità nel gioco aereo del Napoli. Poi nella ripresa l'orgoglio dei Campioni d'Italia venne fuori con Politano e Raspadori bravi a recuperare il doppio svantaggio. E in quella occasione, quando la rimonta poteva essere conclusa da una vittoria, che sembrava alla portata, gli azzurri si accontentarono di un pareggio che fece capire quanto fosse cambiato lo spirito del gruppo in questa stagione.
A distanza di poco più di tre mesi le due squadre si ritrovano e bisogna dire che negli ultimi quattro confronti il Napoli ha rimediato due pareggi e altrettante sconfitte. Sotto il profilo della formazione, squalificato Mario Rui e ancora assente Osimhen, Mazzarri sta mischiando le carte sia sotto il profilo dei giocatori, che su quello del modulo. Domenica scorsa si è tornati ad un 433 apparso poco congeniale vista l'assenza a centrocampo di una mezzala di ruolo. Con il ridimensionamento di Zielinski e le cessioni di Elmas e Gaetano, toccherebbe a Cajuste doversi cimentare in quel ruolo, compito per lui non agevole. Scartato il 4231, modulo che si addìce all'organico del Napoli, ma che Mazzarri usa solo quando è messo alle strette, è facile immaginare un assetto più prudente.
Ritorno alla difesa a tre, centrocampo folto a 5 con magari Kvaratskhelia alle spalle della prima punta che dovrebbe essere Simeone. L'argentino nello scorso campionato decise la sfida con un gran colpo di testa che significò moltissimo per l'autostima del gruppo che da quella vittoria prese la giusta consapevolezza che portò il Napoli al trionfo. Non potendo più competere per lo scudetto, bisogna onorare la maglia col tricolore sul petto. Domenica sera il Napoli gioca per la classifica e per la sua credibilità e a fine partita le risposte che arriveranno daranno l'esatta dimensione dell'attuale forza del gruppo.
Antonio Procopio
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